L’autunno avanza e con esso arriva puntuale il cambio dell’ora. Ogni anno, tra ottobre e novembre, ci prepariamo a tornare all’ora solare, quel momento in cui le giornate sembrano accorciarsi di colpo e il buio cala più presto. Il 2024 non fa eccezione: il cambio dell’ora ci attende nell’ultimo weekend di ottobre, precisamente nella notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre. Un’ora di sonno in più ci attende, ma anche il ritorno di giornate più corte. Vediamo insieme tutto quello che c’è da sapere su questo passaggio e perché continuiamo a spostare le lancette.
Quando cambia l'ora solare nel 2024?
Bisogna spostare le lancette indietro o in avanti? Si dorme un'ora in meno o una in più?
La data da segnare sul calendario per il cambio dell'ora solare è la notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre 2024. Alle 03:00 di notte, dovremo ricordarci di spostare le lancette indietro di un’ora, riportandole sulle 02:00. Questo passaggio ci permetterà di guadagnare un'ora di sonno, un piccolo comfort che però ci avvisa che le giornate si accorceranno progressivamente. Il sole, infatti, tramonterà un'ora prima rispetto all'ora legale, segnando l’inizio di serate più buie e fredde.
Mentre molti dispositivi elettronici come smartphone, tablet e smart TV si aggiornano automaticamente, è sempre bene prestare attenzione agli orologi analogici o a quelli di elettrodomestici e automobili, che potrebbero richiedere un aggiustamento manuale.
Perché esiste l’ora solare e l’ora legale?
La storia dell'ora solare e dell'ora legale
L'ora legale è una pratica adottata da molti Paesi del mondo per sfruttare al massimo le ore di luce naturale durante i mesi estivi. La sua introduzione ha radici storiche: risale addirittura al 1784, quando Benjamin Franklin propose per la prima volta un sistema per risparmiare sulle candele spostando le lancette avanti durante i mesi estivi. Tuttavia, l'ora legale come la conosciamo oggi fu introdotta solo durante la Prima Guerra Mondiale, quando l'Europa adottò la pratica per ridurre il consumo energetico. Tuttavia, con il termine dell’estate e l’inizio dell’autunno, torniamo all’ora solare. A differenza dell’ora legale, l’ora solare si basa sulla posizione del sole e riflette il ciclo naturale di luce e buio. Durante l’autunno e l’inverno, a causa dell’inclinazione dell’asse terrestre, le giornate si accorciano e il tramonto arriva prima. Questo fenomeno è particolarmente evidente nel nostro emisfero, dove le ore di luce si riducono sensibilmente tra ottobre e dicembre.
Quali sono i vantaggi e gli svantaggi del cambio dell’ora dal punto di vista energetico?
Uno dei principali vantaggi dell’ora legale è il risparmio energetico. In Italia, il cambio orario consente di risparmiare circa 400 milioni di kWh ogni anno, pari al consumo annuo di 150.000 famiglie, per un valore economico che si aggira intorno ai 90 milioni di euro. Questo si traduce anche in un impatto positivo sull’ambiente: con meno energia utilizzata, si riducono le emissioni di CO2, migliorando la sostenibilità ambientale.
Il ritorno all’ora solare, tuttavia, non è esente da critiche. Alcuni studi hanno evidenziato che il passaggio dall’ora legale all’ora solare può influire negativamente sulla salute delle persone. Disturbi del sonno, aumento di stress e persino un incremento degli incidenti stradali e sul lavoro sono stati osservati nelle settimane successive al cambio di orario. La Società Italiana di Medicina Ambientale ha sottolineato come il cambio dell’ora possa disturbare il ritmo circadiano, influenzando la qualità del sonno e la salute cardiovascolare.
Ci sarà mai l’abolizione del cambio dell’ora?
Negli ultimi anni, il dibattito sull’abolizione del cambio dell’ora si è intensificato. Nel 2018, il Parlamento Europeo ha discusso l’eventualità di abbandonare il sistema del doppio orario, lasciando ai singoli Paesi la scelta se mantenere per tutto l’anno l’ora solare o l’ora legale. La proposta ha acceso un acceso confronto tra sostenitori e detrattori del cambio orario.
Alcuni Paesi, come la Russia, hanno già abolito l’ora legale nel 2011, su iniziativa di Vladimir Putin. Negli Stati Uniti, il Daylight Saving Time è ancora in uso, ma ci sono pressioni da parte di alcuni Stati per eliminarlo. In altre regioni del mondo, come l’Africa e l’Asia, l’adozione dell’ora legale è rara o addirittura assente, poiché la vicinanza all'equatore rende insignificante la differenza di luce durante l’anno.
Quali sono le conseguenze sulla nostra quotidianità?
Il ritorno all’ora solare comporta cambiamenti tangibili nella nostra vita quotidiana. Le giornate più corte influiscono sulla nostra percezione del tempo: ci sembra di avere meno ore a disposizione, e la diminuzione della luce naturale può influenzare anche l’umore. Non a caso, l’autunno è spesso associato a un aumento della sensazione di stanchezza e alla cosiddetta "depressione stagionale", una condizione che colpisce alcune persone proprio durante i mesi più bui dell’anno.
D’altra parte, c’è chi accoglie con piacere il ritorno dell’ora solare: un’ora in più di sonno, un vantaggio non da poco per chi è abituato a giornate intense e frenetiche.
Oggi, il cambio dell’ora continua a essere una tradizione consolidata, una cosa è certa: per ora, a fine ottobre 2024, ci prepariamo a girare nuovamente le lancette, e a dare il benvenuto a serate sempre più lunghe e notti sempre più fredde.